A quarantotto ore di distanza dallo “tsunami” di emozioni che ci ha travolto per la conoscenza di Suor Paola, le Socie de “La Ruota Internazionale” incontrano un altro personaggio emblematico che viene ad arricchire le nostre coscienze: è lei, la famosa Dacia Maraini, tanto sposa di Dio la prima quanto atea la seconda, ma entrambe personalità dirompenti e potenti del periodo storico che stiamo vivendo.

Si presenta a noi: sobria, ma elegante nella sua semplicità, l’unico vezzo è il colletto bianco che spunta da sotto la sua giacca, illuminandole il viso e quegli occhi bistrati con una matita azzurro-verde che ricorda un po’ il modo di truccarsi di Cleopatra. Una donna inossidabile uguale alla Dacia di venti trenta anni fa: il tempo biologico non sembra passare per lei! Si, ha un grande cervello. Ce ne rendiamo conto quando inizia a parlare delle donne: tema che le sta particolarmente a cuore! Il suo excursus storico parte dalle origini dell’essere umano sino ai nostri giorni. Le discriminazioni nei confronti delle donne è sempre stata “la storia” a dettarle, non la “biologia”. Da questo presupposto poi si snocciola tutto il suo sapere… la sua naturale ed immensa cultura… Dacia ci racconta che fino ai due/tre anni i bambini (maschi e femmine) sono tutti uguali: stessi capricci, stessa forza fisica, stessa “cattiveria”; poi la femmina impara a “sublimare” (anche per le pressioni che la vengono dall’esterno) tutte queste caratteristiche e pian piano si trasforma in quello che sarà per sempre. Ma la cattiveria, la prepotenza, la rabbia quella la coverà sempre, non siamo né migliori, ma neanche peggiori degli uomini: siamo semplicemente uguali. La trovo un’affermazione forte, sarà che ognuno di noi, forse, pensa di essere migliore di quello che è in realtà. Certamente abbiamo dovuto faticare, lottare, impegnarci al massimo “sempre” per ottenere quei diritti fondamentali del vivere civile. Non è la Religione che può renderci migliori, ma, una Religione, quale essa sia, se integralista, totalitaristica, può solo che farci del male, farci regredire, danneggiarci, perché Dacia ci dice, che l’amore e la fede non possono essere imposte!

Basta questo, senza dilungarmi ulteriormente, per capire la vera essenza di questa formidabile donna! Per noi de “La Ruota Internazionale” è stato, mi piace sottolinearlo, un momento importante, che abbiamo potuto vivere anche grazie alla nostra Presidente Anna Maria che tanto si è spesa per combinare questo incontro, alla socia Caterina Riccitelli, che ha procurato la “location” ed alla cara Stefania Buonocore, infaticabile imprenditrice, che si è improvvisata tassista: ha preso e riportato a casa la cara Dacia consentendo così a tutte noi di vivere questa mattinata speciale ed indimenticabile!

Un bacio a tutte

 

La Socia Michela Rosa